7 settembre 2011

Diversamente viva

Se bastasse solamente volerlo per essere davvero felici … ci conquisteremmo il nostro spazio nel mondo con una naturalezza quasi inverosimile, penetrando i misteri del mondo come se fossero i nostri più personali segreti  e la nostra anima ci porterebbe più lontano di quanto la nostra mente possa anche  lontanamente immaginare. Ma la volontà non è tutto,rientra in uno schema predefinito che nessuno conosce, fatto di sogni, di aspettative, ma anche di cattiveria, di ipocrisia, di indifferenza. Ciò che ci fa più paura è ciò che non possiamo avere, e ciò che non possiamo avere diventa la nostra ragione di vita. Di questo si alimentano le nostre vane speranze, e anche le nostre lacrime. E questa è la storia di Livia, una donna che ha conosciuto un uomo la cui anima cela qualcosa di incredibilmente oscuro. Dopo aver conosciuto quest’uomo la sua vita è cambiata per sempre, ha rinunciato alla sua libertà, alla sua felicità, ai suoi sogni, avrebbe fatto qualunque cosa per averlo, ma la cosa che più vi sorprenderà è che questa donna lo ha affascinato, fatto innamorare e sposato perfino, ma tutto questo non è bastato a far passare in secondo piano quello che lei ha sempre visto in lui: il suo lato oscuro. Un mistero nascosto nei suoi penetranti occhi marroni, nella sua espressione arcigna, nelle parole che non dice. Vivendo in questa trappola coniugale, Livia piange tutte le notti nella paura che suo marito la tradisca, che possa picchiarla, che possa lasciarla dall’oggi al domani, e per questo non vuole avere figli, nonostante le incessanti richieste del marito che invece vorrebbe metter su famiglia. Dopo averlo sposato la sua vita è cambiata, è divenuta un inferno, ogni piccola dimenticanza è una circostanza voluta, ogni sguardo nel vuoto un motivo di gelosia. Ha lasciato perfino il lavoro che da sempre è stata la sua ragione di vita … tutto questo per un male di vivere che la consuma da dentro. Fino a quando sembra trovare una scappatoia per sottrarsi alla morsa del suo orgoglio: tradire suo marito. Prende l’elenco telefonico, cerca il ragazzo che faccia al caso suo, è disposta a pagare qualunque prezzo pur di avere la possibilità di essere, o almeno così crede, felice. Ma in realtà questo è solamente un tentativo disperato di cambiare le cose in un modo o nell’altro. Il ragazzo senza nome suona alla porta e lei apre tradendo una certa ansia, tanto grande quanto il suo desiderio di quel rapporto occasionale. Lei gli offre da bere, lui rifiuta educatamente. Lanciandosi un’occhiata furtiva di reciproca intesa salgono al piano di sopra, si svestono e si affrettano a consumare, come pattuito. Pagato per un’ora, non un minuto di più. Tutto secondo i piani di Livia, che attende Giorgio, ignaro dell’accaduto, varcare la soglia e coglierli in flagrante. Ma accade un incidente di percorso che trasforma quella vendetta apparentemente legittima in qualcosa di abominevole. Suo marito entra in casa sbattendo la porta e risponde al telefono dopo averlo fatto squillare a lungo. Dall’altra parte c’è una donna, ma la risposta del marito di Livia è ben diversa da quella che lei si sarebbe aspettata:
<< Smettila di chiamarmi Sabrina, sai la situazione delicata che sto vivendo con mia moglie e dovresti rispettarmi, dato che dici di amarmi. Io sto con lei, voglio lei, amo lei, e quando lei vorrà lasciarsi andare con me sarò pronto a darle tutto me stesso. Non voglio tradirla né tantomeno farle mancare qualcosa, tengo alla sua felicità più che alla mia. Fai la tua vita, ma falla lontano da me, te lo chiedo per favore … >>.
All’udire queste parole, Livia trasale come se si fosse risvegliata da un brutto sogno. Ha finalmente capito. Suo marito non ha mai pensato di tradirla né di farle alcun male o addirittura lasciarla, voleva solamente stare con lei, avere una famiglia con lei, e tutto ciò che avrebbe dovuto fare è allungare il braccio e prendere quella felicità che le è sempre sfuggita di mano. Ora non può più farlo. Suo marito sale le scale, felice con un bambino, vuole raccontarle tutto, dimostrarle la sua fedeltà. Ma proprio quando apre la porta della camera da letto vede sua moglie tra le braccia di un altro uomo e gli si spezza il cuore. Vorrebbe piangere ma rimane immobile, a guardare i due amanti come se fossero i suoi carnefici. Livia cerca di spiegarsi, di dare un nome ai suoi sentimenti, ma è la prima a non capire come ha potuto vivere così fino a quel momento, come ha potuto fare questo alla persona che ama più di ogni altra. E si accorge, a dispetto di quello che poteva pensare, di avere dentro del marcio che col tempo l’avrebbe resa incapace di amare e di sentire qualunque emozione, senza che il tarlo dell’autodistruzione non la rosichi fino all’osso. Questo è l’unico motivo che la spinge a tacere e a prendersi le responsabilità di quanto ha fatto. La vita sa essere ingiusta e alle volte un enorme paradosso. La donna migliore di questo mondo, la più innamorata, tradisce suo marito per vendicarsi di una cosa mai accaduta, solo sospettata. Non fare il male non significa fare il bene, sia nella ragione che nel torto la vendetta non equivale alla giustizia, e noi non possiamo accusare nessuno tranne noi stessi. Non saremo felici, ma solamente bravi nell’essere eternamente soli.


Gloria


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