Il freddo

E' così freddo da queste parti al mattino, che quasi i miei occhi non riescono ad aprirsi. Sono qua, nel mio solito angolo di mondo, a sfogliare le vite degli altri che passano, ad ascoltare i loro discorsi e a pensare che in fondo non hanno poi tanto da dirsi. Lavorano, guadagnano soldi, comprano auto, case, si sposano, fanno figli che faranno le stesse loro cose. 

Ma non me ne è mai importato nulla di loro, delle loro automobili e delle loro case. 

Ho solo un rimpianto nella vita, quello di averla vista passare tutti i giorni e non aver mai avuto il coraggio di parlarle. Ogni giorno dicevo "domani". Ma è una vita che è domani... 

Non dimenticherò mai il suo passo delicato, le sue scarpe così piccole e graziose, le calze scure e la linea di quelle gambe che io, lercio e rozzo, non avrei mai potuto accarezzare.

E quelle sue mani bianche e lisce, e le labbra piene, i denti bianchi, le ciglia lunghe. Come può un'esistenza come la mia correre parallela ad una bellezza simile? Come possiamo vivere io e lei in questa stessa casa? Osservare da questo angolo la sua vita sono la fortuna ed il dolore più grandi che mi potessero capitare. Non ho scelto io di essere qui ma, se anche l'avessi fatto, non me ne sarei pentito.

In fondo, però, non mi sono mai sentito troppo diverso da loro. Semplicemente, ho mangiato quel che mi hanno dato e dormito su questa panchina. Ma stamattina, finalmente, cederò al freddo e all'età, che sembra più del doppio di quella che realmente ho.  Amici miei, stamattina si tirano le cuoia! 

Il freddo che sento non è nulla rispetto a quello che provo.

Questa angoscia non durerà ancora a lungo. Quelle labbra splendide che contro natura ho tanto desiderato, hanno pronunciato le parole della mia fine: "Consuma talmente tanto che spenderei meno a comprarne uno nuovo." 

Il freddo che emano non è nulla rispetto a quello che provo. 

Da domani questo angolo non sarà più mio.

LSD