5 ottobre 2012

Dolce morte


Quando vi vedo in coda per prendere il bombolone industriale alle 4 di notte per alleviare la gastrite alcolica, quando vi sento vantarvi di mangiare la Nutella a cucchiaiate e di goderne da orgasmo, quando in tv passano pubblicità di merendine e biscotti e penso che voi ‘sta roba la comprate abitualmente, beh, in queste e in molte altre occasioni, mi incazzo.
Mi incazzo perché non capite un cazzo.
Di cibo, intendo. Probabilmente anche di tutto il resto. Non ci avete mai capito un cazzo di niente.
Cioè, se vi abbottate di merda zuccherata e ci spendete fior di quattrini, e siete pure contenti di farlo, come posso pretendere che non votiate Berlusconi o che non formiate file kilometriche alle poste perché non siete capaci di pagare un bollettino?
Nella mia mente partono flash tarantiniani di gelati Carte d’Or variegati al vostro sangue. Stupidi.
Non servono a niente. Solo a farvi ingrassare e aumentare il vostro rischio cardiovascolare.
C’è un pensiero che mi consola: il diabete mellito di tipo II, noto come diabete dell’anziano. Vi fotterà senza repliche.
Le vostre arteriole si occluderanno lentamente.
Le vostre gambe si ulcereranno.
Perderete la vostra sensibilità periferica.
Il grasso deborderà.
I vostri reni andranno incontro a sclerosi.
Rischierete il coma iperglicemico.
Tutto questo perché non siete in grado di controllarvi. Di fare la scelta giusta.
E infine morirete.
Il problema è che bisogna aspettare che arriviate ai 60-70 anni, e nel mentre voterete Berlusconi e formete file kilometriche alle poste; ma la vendetta, lenta e inesorabile, arriverà, senza che mi debba sporcare le mani, senza invocare il karma.
Una crostata vi seppellirà. 


Accatre Pioquattro

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